Bisogna cambiare approccio perché non possiamo bruciare un intero blocco sociale e una generazione di ragazzi rivoluzionando abitudini che corrispondono a valori non negoziabili per la nostra civiltà.
Non è un caso che durante il Covid siano aumentati la violenza domestica, l’abuso e la dipendenza da psicofarmaci. Il protrarsi di queste misure restrittive hanno effetti devastanti sulla tenuta psicologica ed emotiva degli italiani, bambini e non. Anche su questo il Cts deve prendersi le responsabilità.
E invece cambiano i governi, cambia il Cts, ma restano solo i profili sanitari.
Chiediamo che siano invece inseriti rappresentanti delle attività produttive ed esperti psicologi dell’età evolutiva per misurare l’impatto economico e sociale dei decreti.