“È significativa l’indagine di Confcommercio Milano che evidenzia l’indisponibilità di lavoratori registrata dal 58% delle imprese del terziario a Milano, Monza Brianza, Lodi e che attribuisce al reddito di cittadinanza la causa di tale difficoltà. Non c’è associazione di categoria che non si preoccupi per il futuro delle proprie imprese soprattutto in un momento in cui vorrebbero ripartire, ma non trovano personale per poter offrire i servizi ai propri clienti. Tutte le associazioni non fanno che evidenziare come il reddito di cittadinanza abbia “drogato” un mercato del lavoro che già di per sé faticava. A fronte di stipendi che purtroppo non possono essere più elevati, anche perché il governo ha fallito sull’obiettivo del taglio del cuneo fiscale, non si può pensare di competere con un reddito di cittadinanza che offre cifre paragonabili, ma per stare a casa e senza alcun tipo di fatica. Fratelli d’Italia chiede che i fondi stanziati per questo provvedimento assistenzialista vadano alla decontribuzione per le nuove assunzioni e a ingrossare le retribuzioni di coloro che si affacciano sul mondo del lavoro”.