“I dati sul potere d’acquisto dei redditi, cresciuto ben al di là del costo della vita nei primi nove mesi dell’anno e soprattutto nel terzo trimestre, rendono giustizia alla direzione finora seguita dal Governo e confermata con questa legge di bilancio: lavorare allo stesso tempo per ridurre gli sprechi, abbattendo così l’inflazione, e mettere più soldi nelle tasche degli italiani con interventi sistematici, non mancette spot, quindi senza fiammate sui prezzi. Come si vede, quindi, le misure del decreto del 1° maggio non erano propaganda; così come non è un’elemosina un taglio del cuneo di svariati punti, reso strutturale con questa Manovra. C’è chi si fa bello parlando di salari solo quando è all’opposizione, dopo aver impoverito le casse dello Stato e il salvadanaio delle famiglie. Le energie del centrodestra, invece, sono tutte profuse alla creazione di posti di lavoro di qualità, adeguatamente retribuiti, con un fisco non più vessatorio ma capace di sostenere la crescita delle imprese e lo sviluppo della Nazione”. Lo dichiara Marco Osnato – deputato di Fratelli d’Italia, presidente della commissione Finanze e responsabile economico del partito – commentando i numeri appena diffusi da Istat: a settembre, in media, le retribuzioni contrattuali orarie sono cresciute del 3,7% rispetto a un anno prima; da inizio anno, complessivamente, la variazione è di +3,2% sul corrispondente periodo del 2023, un aumento che supera quello dell’indice dei prezzi al consumo di oltre due punti.
“Questo risultato rappresenta un segnale di ottimismo per tutti gli italiani, il cui impegno quotidiano costituisce la solida base del nostro sistema economico. Dopo anni di sperperi e di misure assistenzialiste fallimentari – a opera delle sinistre -, Fratelli d’Italia torna a occuparsi di lavoro e restituisce ai cittadini la fiducia nel futuro”, aggiunge Letizia Giorgianni, deputata di Fratelli d’Italia e membro della commissione Bilancio.