“Truffe per 665 milioni di euro che vede coinvolti oltre 62 mila ex percettori del reddito di cittadinanza individuati dalla Guardia di Finanza senza che ne avessero i requisiti. Ed è solo la punta di un iceberg. A questi si aggiunge la voragine dei bonus edilizi e relative truffe per circa 17 miliardi. Quando è partita la misura nel 2019 non era previsto nessun controllo preventivo e l’erogazione avveniva automaticamente solo sulla base dei dati auto dichiarati mentre i controlli venivano fatti successivamente e solo su segnalazione delle forze dell’ordine o dell’autorità giudiziaria. In questo 50% c’è di tutto, dai criminali e usurai ai finti nullatenenti, da chi dichiarava di aver ricevuto una riduzione dell’orario di lavoro a chi dichiarava di aver perso il lavoro con contratto indeterminato. Capitolo a parte quello degli extracomunitari, moltissimi dei quali hanno ricevuto il sussidio avendo richiesto il codice fiscale poco prima della presentazione della domanda e nonostante non risiedessero in Italia da almeno 10 anni. Misure anche giuste nell’intento iniziale ma scritte malissimo e gestite peggio. Denaro pubblico difficilmente recuperabile. Un mostruoso spreco di risorse che impegneranno le prossime manovre finanziarie e che pagheranno i nostri figli e nipoti. Gli autori di questi danni dovrebbero nascondersi, invece fanno ancora i “professori” e cercano di spiegarci come si dovrebbero investire le risorse per esempio per diminuire le liste d’attesa nella sanità che non ci sono anche per causa loro”.
Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.