“Sulla campagna referendaria in questi mesi la Rai ha dato una preponderante e inaccettabile presenza a Renzi e al fronte del sì, ora corretta dalla par condicio. Al di là delle posizioni espresse dai due fronti resta l’assenza di un’informazione terza che faccia capire ai cittadini gli aspetti positivi e negativi della riforma costituzionale. È oggettivamente negativo che il futuro Senato potrebbe essere politicamente all’opposizione della Camera, innescando un conflitto istituzionale senza precedenti. Si tratta di una probabilità tutt’altro che remota, basterebbe applicare gli attuali orientamenti politici di Regioni e Città metropolitane al nuovo Senato per constatarne una maggioranza di sinistra imbarazzante. Nell’ipotesi di una vittoria alle politiche del centrodestra quindi la frittata sarebbe fatta. Questo vuoto nell’informazione dovrebbe essere colmato la testata ‘ammiraglia’ della Rai deve avere. Abbiamo assistito a confronti interessanti, più legati però alla politica spettacolo che alla politica tout court. Se viene dal servizio pubblico nella sua imparzialità e in special modo dal tg1 a cui è sempre stato chiesto di indagare la realtà e raccontarla con l’equilibrio che ospitato Renzi la contro parte non può essere né un giornalista né un costituzionalista, ma una personalità politica dell’opposizione. Va rispettata l’omogeneità e non si può consentire a Renzi di scegliersi gli avversari”. È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli durante l’audizione del direttore del tg1 Mario Orfeo commissione di Vigilanza della Rai.