“Quante trasmissioni risarcitorie la Rai dovrà programmare per equilibrare, sul tema referendum, l’onnipresenza di Renzi sui suoi (nostri) canali della tv pubblica? Domenica nelle ribattezzata trasmissione ‘L’Inginocchiatoio’ (fu Arena) di Giletti, oggi su Politics a parlare addirittura del confronto interno al Pd. Ci aspettiamo da un momento all’altro una diretta a reti unificate sul ruolo sociale della mamma. Essendo premier, segretario di partito, capo corrente, Renzi divora tutti gli spazi. Ma siccome non si accontenta mette in onda anche un titolo vergognoso della scheda elettorale e un conseguente spot della presidenza del Consiglio sul referendum che invece di informare si abbandona a un veemente slogan per il SI’. Siamo al regime e, come paventato all’epoca della riforma della Rai, i poteri straordinari dati al governo nell’informazione pubblica l’hanno trasformata in un megafono del premier. Almeno negli anni 70 di ‘Tele Kabul’ ce n’era una sola, oggi esiste il pensiero unico renziano, fare zapping per cercare la libertà è un esercizio inutile”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli, componente della commissione di Vigilanza Rai.