«La ‘sentenza’ che i tre saggi del PdL hanno consegnato ad Alfano, con la quale si chiede di non ricandidare nessuno dei consiglieri uscenti, nella sua esemplare e comprensibile durezza, condanna allo stesso modo gaglioffi e galantuomini, lestofanti e persone per bene. Nello stesso tempo, fa ‘salvi’ i dirigenti del partito che, seppure ritenuti responsabili di non aver saputo vigilare né fornire un indirizzo al gruppo regionale, restano tranquillamente al loro posto e saranno in prima fila a comporre le liste dei candidati del PdL. Nel malaffare che ha contraddistinto questa vicenda, alcuni consiglieri hanno sguazzato, altri hanno commesso leggerezze e inopportunità, ma ve ne sono alcuni che hanno tenuto la schiena dritta, dimostrando rigore morale, spirito di servizio e voglia di fare politica animata da sincera passione e dedizione. Questi ultimi vedono così distrutta la loro reputazione con un marchio di ‘indegnità morale’ assolutamente immeritato». È quanto dichiara il deputato di ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale’, Marco Marsilio.