“Solidarietà ad Antonella Giuli gettata nel fango da un servizio della trasmissione Report. A quanto pare, per lei essere la sorella del ministro della Cultura è una colpa. La macchina del fango guidata da certa stampa schierata a sinistra rappresenta il peggio che il giornalismo può offrire all’Italia. Un accanimento mediatico, rivolto contro Antonella, indegno per una trasmissione del servizio pubblico. Apprezzo le capacità professionali e l’impegno che questa seria professionista mette nel suo lavoro e ora è stata anche costretta a spiegare quanto sia gravoso il suo ruolo di madre data la situazione molto particolare. Ma queste cose non importano a chi ha come unico obiettivo attaccare il governo scelto dagli elettori”. Lo dichiara in una nota Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.
“Nel suo imbarazzato e imbarazzante post di autodifesa, Ranucci non soltanto mente sostenendo di non avere accusato Antonella Giuli di assenteismo (basta riguardare la clip del suo inviato Mottola, per smentire la smentita), ma oltretutto la chiama più volte “Alessandra Giuli”. Ora, delle due l’una: o Ranucci continua a mandare sconclusionati pizzini intimidatori (il fratello di Antonella è il ministro Alessandro Giuli), oppure con i suoi ripetuti lapsus Ranucci ci conferma nell’idea di essere caduto preda di una autentica ossessione patologica, della quale un buon analista saprebbe dare adeguate spiegazioni e per la quale dovrebbe suggerire una conseguente terapia.
A pensar male, ma non sia mai, potremmo perfino suggerire che siano vere entrambe le ipotesi. Ad Antonella Giuli, la cui professionalità e’ trasversalmente apprezzata e riconosciuta, va la più piena solidarietà dei deputati di Fratelli d’Italia, disgustati non solo per vederla obiettivo di un attacco tanto sconsiderato quanto meschino, ma anche in quanto colpita con inusuale perfidia nel ruolo di mamma”, afferma in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“L’accanimento ideologico di Report sta conoscendo in questa stagione un vero e proprio salto di qualità: dopo la penosa puntata sul ministro Alessandro Giuli, dove non è emerso nient’altro che fuffa, e su cui sono piovute molte critiche da autorevoli esperti televisivi come Aldo Grasso dalle colonne del Corriere della Sera, il programma condotto da Ranucci ora pensa bene di colpire la sorella del ministro, rea di decidere quali persone frequentare durante il suo tempo libero.
La colpa di Antonella, professionista seria e trasversalmente stimata da tutto l’arco costituzionale, sarebbe quella di aver accompagnato in qualche occasione un esponente politico di Fratelli d’Italia. Sarebbe questo lo scoop giornalistico? Davvero questo sarebbe servizio pubblico? La verità è che siamo di fronte ad un preoccupante accanimento contro Fratelli d’Italia fatto dall’emittente pubblica: non avendo trovato nulla su Alessandro Giuli ora si tenta di colpire sua sorella. Piena solidarietà ad Antonella, per questo vergognoso attacco ideologico”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Filini, capogruppo della commissione parlamentare di Vigilanza Rai.