NECESSARIO RINEGOZIARE IL DEBITO. “Per crescere bisogna avere coraggio. Il coraggio di abbassare le tasse, azzerarle per le nuove aziende, detassare le nuove assunzioni, introdurre elementi innovativi a tutela dei cittadini e delle imprese…
… mettere il tetto alla pressione fiscale in Costituzione per rispettare la capienza di un cittadino, varare il modello scarica-tutto, unica strumento efficace per la lotta all’evasione. Ma soprattutto, avere coraggio significa rinegoziare il debito o almeno gli interessi che questo debito produce”. E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Fdi-An Fabio Rampelli intervenendo in aula sull’informativa del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. “Soltanto dal 2010 al 2013 – ha aggiunto Rampelli – abbiamo pagato 300 miliardi di interessi, parte dei quali sono andati a finire a quelle banche e a quelle assicurazioni italiane per le quali abbiamo approvato regalie vergognose e che che detengono il 50% del nostro debito”. “Non solo in concomitanza con quelle leggi non abbiamo rinegoziato, come avrebbe fatto qualsiasi privato,- ha precisato Rampelli – ma abbiamo sanato l’evasione fiscale delle banche pari a 4 miliardi di euro e ripianato le loro voragini. Invece di aggredire il debito e abbassare le tasse abbiamo distribuito 80 euro al mese a 10 milioni di persone, aumentando la spesa pubblica con i soldi che dovranno derivare dal taglio della spesa pubblica. Si è trattato solo di una marchetta elettorale che ha prodotto l’unico risultato di aprire una crisi tra Renzi e Cottarelli”. “Insomma, con 2500 miliardi di debito che producono circa 80 miliardi di interessi passivi ogni anno- ha concluso il capogruppo – il Governo butta dalla finestra i pochi risparmi che riesce a fare. L’impressione è che Renzi stia cercando di svuotare l’oceano con uno scolapasta”.
Roma, 7 agosto 2014