«In realtà uno spettro aleggia dietro l’impasse sulle riforme, quello dell’Italicum e della sua impostazione. Soglie, interne ed esterne, premio a coalizione o a partiti, liste bloccate corte o preferenze. Si vuole semplificare totalmente il quadro politico?
I partiti minori sono un problema e vanno ridimensionati perché, per alcuni, sono un problema per la governabilità in un sistema che obbliga a coalizioni eterogenee? Basta accantonare la logica delle coalizioni senza sacrificare la democrazia: vadano al ballottaggio i due maggiori partiti. Il primo prenderà il 55%. Tutti gli altri si divideranno, proporzionalmente, il 45% dell’opposizione. In un sistema di questo tipo non servirebbero più soglie, sarebbe garantita la democrazia e la rappresentanza di ogni elettore e sarebbe assicurata la governabilità. Se lo si vuole ulteriormente restringere basta introdurre uno sbarramento per il riparto di minoranza al 2%, 3% o 4% a seconda del grado di rappresentanza che vuole essere lasciato al voto degli elettori. Continuare a ragionare invece con la logica delle coalizioni obbligate quando non ne esistono più i presupposti politici serve solo a complicare il quadro».
È quanto dichiara il coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Guido Crosetto.
Roma, 29 luglio 2014