“Fdi-An si è unita alla richiesta di incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché intervenga a tutela del Parlamento. È infatti chiaro a tutti che la seduta fiume, giorno e notte…
…imposta da Renzi non ha alcuna logica perché non c’è alcuna scadenza per l’approvazione della legge”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli al termine della conferenza dei presidenti dei gruppi.
“Una settimana in più non produce alcun danno – ha proseguito- Piuttosto invece procura il danno di un clima rovente e di un’ostilità incompatibile con la natura stessa del provvedimento”.
“Le riforme costituzionali stanno naufragando per responsabilità intera di Matteo Renzi.
Il ragazzo di Firenze, con il peccato originale dell’ormai famigerato ‘stai sereno’, sindaco di una città di 370mila abitanti, con in testa una riforma della Costituzione che non intende condividere con il Parlamento, non riesce a capacitarsi di rappresentare una minoranza nel Paese e si comporta con l’arroganza tipica dei dittatorelli, registrando fredde reazioni anche da parte dei suoi parlamentari”.
“La somma delle opposizioni – ha aggiunto- in termini di percentuale elettorale e quindi al netto dei trasformismi parlamentari supera il Pd, peraltro composto da una maggioranza e una minoranza interna. Quindi Renzi sta imponendo a una parte del Pd di approvare la riforma della Costituzione contro tutti gli altri, rischiando di avere in aula a votare la sua maggioranza, di cui una buona parte precettata a suon di minacce”.
“Inutile ricordare che – ha concluso – tutto ciò gli italiani avrebbero gradito rientrasse nella riforma non è presente nel testo: il tetto alle tasse, la norma antiribaltone, la sovranità nazionale in difesa di Bruxelles, l’elettorato passivo a 18 anni per il Senato, la riduzione del numero delle regioni, l’elezione diretta del Capo dello Stato”.