“Le riforme istituzionali sono un’emergenza. Ma non si risolve l’emergenza facendo pastrocchi, trasformando un istituto di garanzia come il Senato, in un circolo ricreativo per presidenti di Regione e sindaci, praticamente una cellula del partito comunista, viste le maggioranze attuali negli enti locali.
Ci sono fior di costituzionalisti che stanno bocciando la proposta di Renzi. Dinamiche interne al Pd che rasentano l’omicidio politico. La fine del bicameralismo paritario non può passare attraverso l’istituzione di una Camera che rischia di creare ancora maggiore instabilità a causa delle diverse maggioranze politiche che si formeranno nella Camera dei deputati e nel Senato delle autonomie. Si rischia di istituzionalizzare una conflittualità politica già esistente tra Stato centrale e amministrazioni periferiche, accentuando ancora di più il potere di boicottaggio delle Regioni e dei Comuni rispetto ai programmi governativi. Fdi-An ha presentato una pdl per l’istituzione di 36 distretti al posto di 20 Regioni e 108 province. Tra la finta abrogazione delle province, la finta riforma della legge elettorale, diventata da Porcellum a megaporcellum, quella del Senato rischia di diventare l’ennesima menzogna che Renzi vuol far passare come la #svoltabuona. Noi di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ci pregiamo di far parte della nobile società degli apoti di prezzoliniana memoria: noi siamo quelli che non la bevono!”. È quanto scrive il deputato e vicecapogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli nell’editoriale pubblicato su http://www.area-online.it/
Roma, 4 aprile 2014