“Il boss dei boss è morto, sarebbe bastato darne la notizia in maniera asciutta e sobria, ma non è stato così. Abbiamo assistito a una vera e propria celebrazione a colpi di approfondimenti, retroscena, interviste, confronti televisivi, ricostruzioni. A tre giorni di distanza la scia ancora non cessa, siamo passati ora ai commenti sul divieto di cerimonia religiosa, alla tipologia di tumulazione, al luogo della sepoltura, al toto successore alla testa dei clan. Uno stillicidio, un’attenzione morbosa che manda in un brodo di giuggiole Cosa Nostra, che notoriamente fonda ormai i suoi metodi malavitosi anche sul consenso e sulla popolarità.
La storia del pluri-carnefice deceduto venerdì scorso sia silenziata e incontri la punizione più temuta dalla mafia: l’oblio”.
È quanto dichiara il capogruppo di fratelli d’Italia alleanza nazionale Fabio Rampelli.