“L’eredità, grama, della Raggi oggi è sotto gli occhi di tutti e si manifesta in ogni angolo della città sotto forma di montagne di rifiuti. Gualtieri è stato velocissimo a sostituire l’A.D. di AMA e altrettanto rapido a comunicare il piano di raccolta e smaltimento dei “60 giorni”, ma non è riuscito a fare di conto con la criticità della situazione. Una città trasandata non ha bisogno di chi si specchia e si dice “come sono bravo”, ma di chi va per strada e si rende conto che la situazione dei rifiuti rischia di esplodere.” Continua Rachele Mussolini consigliera Capitolina di Fratelli d’Italia “Qualcosa non quadra nel dinamismo di Gualtieri, il ciclo dei rifiuti romani sembra inchiodarsi nella parte più complessa, lo smaltimento. Rocca Cencia ormai al collasso, gli accordi con la regione Toscana e con i comuni, nei quali andrebbero conferite tonnellate di rifiuti, sembrano più dichiarazioni d’intenti, forse di mutuo soccorso tra compagni di partito, che veri e propri atti amministrativi. Apprendo dalla stampa smentite da parte del Governatore della Toscana, Giani, rispetto agli accordi per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale. Iniziare con gli annunci non aiuta Roma a tornare ad una immaginata normalità, significa passare dall’inefficienza all’inedia amministrativa. Gualtieri deve dire la verità: si su come pulire la città, ma soprattutto su come e dove smaltire il ciclo dei rifiuti. Nel frattempo chiederò ogni atto utile per avere contezza sul piano straordinario dei rifiuti, sui costi, sugli impianti di smaltimento, sui trasferimenti di contanti dell’Ente; sempre che esistano atti formati e che non siano solo idee. La crisi del sistema rifiuti di Roma è grave, il rischio è che si trasformi in emergenza igienico sanitaria, eviti il Sindaco di fare peggio di chi lo ha preceduto.” Così in una nota Rachele Mussolini consigliera Capitolina di Fratelli d’Italia.