Lo spoglio delle schede e delle votazioni in rete delle primarie del centrodestra indette e organizzate da Fratelli d’Italia, e che si sono svolte dall’11 al 18 aprile, ha visto prevalere con il 41,2% la proposta di una candidatura in solitaria al primo turno, con una netta prevalenza (in questa ipotesi) della candidatura a sindaco di Giorgia Meloni.
A seguire, con il 39,2%, il sostegno in coalizione al sindaco uscente Gianni Alemanno. Per una candidatura della società civile si è espresso il 17,5% (in testa alle preferenze Alfio Marchini), mentre il 2,1% sono state le schede bianche o nulle. Nessuna delle opzioni raccoglie una maggioranza assoluta o comunque tale da rendere inequivocabile un orientamento prevalente.
Su 23.464 votanti, la differenza in voti assoluti tra le prime due opzioni è di poco meno di 500 preferenze. Nell’elaborazione dei dati e nella loro interpretazione, occorre segnalare che sono state sicuramente accertate 985 votazioni ‘multiple’, attraverso il riscontro degli elenchi degli elettori, pari a poco più del 4% complessivo. Aggiunto al normale dato di errore statistico di ogni consultazione, tanto più senza una base scientifica e certificata di partenza nel corpo elettorale come in questo caso, significa che il ridotto margine di distacco (pari al 2%) tra le due principali opzioni rende sostanzialmente ‘incerto’ attribuire un risultato netto.
Dei 9.668 voti espressi a favore di una candidatura autonoma di Fratelli d’Italia (pari al 41,2%), quelli che hanno espresso una preferenza sono stati 8.237 (85,2%), dei quali 5.799 per Giorgia Meloni (70,4%), 1.507 (18,3%) per Marco Marsilio, 873 (10,6%) per Luciano Ciocchetti, altri raccolgono lo 0,7%.
Su 4.109 voti espressi per una candidatura della società civile, 2.414 non hanno espresso alcuna preferenza. I restanti 1.695 hanno visto Alfio Marchini raccogliere 261 preferenze (15,4%), tallonato da Giancarlo Cremonesi con il 14,3% (242 voti) e dall’attore Pippo Franco il 12,1% (205 voti), seguono voti dispersi su vari candidati.
Per quanto riguarda i 9.199 elettori che hanno scelto l’opzione di correre in coalizione sin dal primo turno, non erano previste preferenze alternative alla candidatura del sindaco uscente. Il 44% dei partecipanti alle primarie è stato di sesso femminile, una percentuale che valutiamo molto alta e significativa, a fronte di una storica sotto rappresentazione delle donne nella politica attiva.
Oltre un quarto degli elettori (il 27%) è sotto i 34 anni, e un altro 29% appartiene alla fascia tra 34 e 44 anni.
A stravincere la ‘partita’ delle priorità sui contenuti è il tema del ‘lavoro’ con il 42%, seguito da ‘ambiente’ (20%), ‘casa’ (18%) e ‘sicurezza’ (14%).
«Emerge con evidenza – conclude la nota – che nell’ambito dell’elettorato di centrodestra, e in particolare in quello che fa riferimento a Fratelli d’Italia, esiste una forte area critica nei confronti dell’amministrazione uscente e dell’alleanza con la coalizione guidata dal PdL e da Alemanno. Sulla base di questi risultati e indicazioni raccolti, Fratelli d’Italia ha quindi ritenuto di avviare un confronto programmatico con il sindaco Alemanno e la coalizione di centrodestra, teso a verificare se sussistono le condizioni per poter condividere un percorso che tenga conto di questi elementi, e che sappia dare risposte a una richiesta di discontinuità e di accelerazione verso il cambiamento».
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risultato primarie fratelli ditalia.pdf