La chiusura dell’ippodromo di Tor di Valle rappresenta l’esempio drammatico di come il settore dell’ippica italiana necessiti di un’immediata risposta politica e istituzionale, sia per la tutela degli operatori del settore che per il destino dei cavalli.
E’ quanto dichiara Francesco Lollobrigida, candidato di Fratelli d’Italia al Senato della Repubblica. Occorrono subito – sottolinea Lollobrigida – riforme legislative legate alle settore delle scommesse per garantire autonomia ad un settore portante dello sport italiano. Fino al 2011 le giocate, che rappresentano circa il 65 per cento delle entrate dell’ippica, permettevano incassi vicini ai 400 milioni di euro, mentre nel 2012 i dati ci dicono che la somma incassata dalle puntate ha raggiunto solo quota di 235 milioni, a fronte di una copertura dello Stato di soli 40 milioni dai 150 già tagliati nel 2011. “Se consideriamo lo sviluppo incontrollato dei giochi d’azzardo online – conclude Lollobrigida – dietro cui spesso si cela la lunga mano della criminalità organizzata e sul quale bisogna dare un segnale forte di contrasto, credo che una prima soluzione sia data dal destinare all’ippica il 2 per cento degli incassi annui che lo Stato ottiene dai giochi, circa 70 miliardi di euro, al fine di scongiurarne il progressivo e definitivo abbandono”.