“Non sono affatto stupita dalla notizia dell’arresto del dott. Antinori, il quale nel corso di questi anni ci ha abituato alle sortite più stravaganti e perverse.
Dal far procreare una signora di ben 63 anni al voler far partorire una mamma con il seme del figlio malato terminale; dall’annuncio di aver usato la clonazione per indurre la gravidanza in tre donne al giro di ragazze con pesanti difficoltà economiche pagate per la donazione di gameti.
Ora scopriamo che è anche in grado di prelevare ovuli senza consenso in nome del progresso scientifico e delle urgenze della sua clinica milanese.
Ritengo aberranti le pratiche di Antinori, che sfrutta l’ossessione della maternità e l’egoismo umano che sfida e vorrebbe superare la normale attività biologica. Come un novello dott. Mengele, sperimenta la fecondazione artificiale e la riprogrammazione genetica, per poter passare alla Storia.
Invece, mi auguro che la Magistratura ne accerti le colpe e proceda il più presto possibile ad una condanna esemplare.
Così come mi auguro che molte coppie che non hanno figli superino l’ossessione dell’averne uno a tutti i costi. Rimango sempre ferma sul divieto di fecondazione eterologa che, al netto di ogni altra considerazione, nasce dalla necessità di non procreare ‘figli su commissione’ e di tutelare il corpo della donna, per non trasformarla in una vera e propria macchina fabbricatrice di embrioni. “
Queste le dichiarazioni di Cinzia Pellegrino – Referente per Roma Capitale dell’Area tutela Vittime di FdI-AN e Responsabile Nazionale del Settore Vittime dello Stato – in merito all’arresto di Severino Antinori, denunciato per aver prelevato coercitivamente ovuli ad una sua infermiera.