“O Salvini allinea Roma alle altri capitale europee, oppure taccia per sempre. Altro che sindaco leghista”
“Roma non è una cavia, non sono ammesse sperimentazioni né strumentalizzazioni sulla sua pelle, non sono dignitosi gli scaricabarile tra M5S e Lega Nord cui stiamo assistendo. Esiste un governo della città in mano ai 5 stelle e un governo della nazione in mano anche alla Lega Nord. Il momento per avere una città pulita, ordinata, senza degrado, con una dignitosa qualità della vita, con capacità di attrarre investitori e creare lavoro, ripulita da criminali e spacciatori, da immigrati irregolari e campi nomadi è questo. A nessuno venga in mente di trasformarla in un teatro di battaglia tra Di Maio e Salvini. Il primo è titolare del dicastero dello Sviluppo e deve porsi ora il problema di arginare il declino economico della capitale, di fermare il trasferimento in blocco del terziario a Milano e la fuga dei suoi talenti all’estero. Il secondo metta ora in campo altri 2000 uomini in divisa, apra nuovi commissariati di polizia in periferia, contrasti la devastante ondata di droga che ha invaso la città, spezzi le gambe a nuove e vecchie bande criminali che stanno rialzando la testa, stronchi immediatamente l’imbarazzante fenomeno dei roghi tossici, insieme alle filiere del traffico illegale di rifiuti e del commercio abusivo di marchi contraffatti. In qualità di segretario nazionale della Lega Nord dia centralità alla Capitale e alle sue emergenze, sblocchi l’antica questione dei suoi poteri speciali e dei beni da trasferire da parte dello Stato centrale, eroghi senza i vecchi pregiudizi antiromani le risorse necessarie per onorare i suoi impegni nei confronti di cittadini sfiancati dai disservizi. Dimostri che prima di parlare di nuove autonomie differenziate per quelle regioni che risultano idrovore mangia soldi si pone il problema di come allineare Roma alle altre capitali europee, destinatarie di piani straordinari per miliardi di euro. Oppure taccia per sempre, altro che sindaco leghista…”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.