“Il sindaco di Salerno dovrebbe avere il buon senso di tacere, dal momento che è corresponsabile della gestione clientelare e fallimentare della sanità in Campania e in provincia di Salerno. Le sue dichiarazioni sono davvero stucchevoli. Per quindici anni, insieme a Bassolino che ha sostenuto nelle sue campagne elettorali De Luca ha gestito la sanità salernitana, con i risultati che sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti: 300 milioni di euro di nuovi debiti all’anno. Senza dimenticare il ben noto decreto 49 di Zuccatelli, voluto dal centrosinistra, che prevedeva la chiusura degli ospedali di Scafati, Agropoli, Roccadaspide, Oliveto Citra, Cava de’ Tirreni, Pagani e del Da Procida. Chiusure scongiurate dal centrodestra, che ha iniziato, invece, un’opera di risanamento dei conti con Bortoletti prima e Squillante poi, per porre rimedio ad una gestione scellerata, all’origine dei disastri odierni su cui il sindaco oggi ha addirittura il coraggio di speculare, dimenticando il passato. Strumentalizzare, poi, la vicenda dei consulenti all’Asl, che operano a titolo completamente gratuito, è veramente ridicolo. De Luca, forse, dimentica i costi e gli sprechi clientelari delle consulenze affidate ad uomini del centrosinistra, tra cui consiglieri comunali di Salerno, lautamente compensati, nonché di dipendenti Asl da centinaia di migliaia di euro di stipendio. La situazione è particolarmente delicata, anche per effetto dei nuovi tagli voluti dal Governo Monti e, per questo, sarà difficile non applicare il decreto 49. Piuttosto che fare polemiche, il sindaco di Salerno parli con Bersani, si preoccupi di far sbloccare il turn over e soprattutto di far pagare i debiti di una gestione passata vergognosa di cui, purtroppo, i cittadini di tutta la provincia saranno costretti a subire le conseguenze”.
Lo afferma Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia.
Salerno, 11 aprile 2013