“Nonostante il titolo ambizioso, il ddl salvamare è il classico ‘vorrei ma non posso’, un decreto inapplicabile, funzionale solo alle esigenze mediatiche del M5S.
Si cede alla tentazione tipicamente italiana di introdurre una nuova tassa sui rifiuti in mare, mentre la loro riduzione dipende esclusivamente da criteri organizzativi che il legislatore dovrebbe varare tempestivamente: il vuoto a rendere, i mini compattatori, la riduzione alla fonte del rifiuti, l’educazione nelle scuole.
Nota positiva é solo l’approvazione di un ordine del giorno, di cui sono primo firmatario insieme ai colleghi De Carlo e Rizzetto, proprio per il vuoto a rendere delle bottigliette di plastica e la diffusione dei ricompattatori. Ma è solo un atto d’indirizzo perché tutte le proposte concrete sono state bocciate in commissione e in aula.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.