“Fratelli d’Italia – ha aggiunto Rampelli – aveva posto il problema, con il comitato spontaneo che è nato contro l’ipotesi del centro rifugiati, della sussistenza sulla struttura e sull’area in questione di diversi vincoli archeologici, paesaggistici e architettonici non rispettati e di autorizzazioni non richieste dai responsabili della cooperativa”.
Secondo Fulvio Accoriti, consigliere Fdi-An nel Municipio 14, “questo atto rafforza i nostri dubbi anche sulla regolarità del bando, delle procedure e infine dei lavori di adeguamento di una struttura la cui inidoneità era stata fin dall’inizio segnalata”.
“Nonostante lo scandalo di “Mafia Capitale” e la scoperta del “Sistema Odevaine” che speculava sugli immigrati – ha osservato Rampelli -si procede con bando per nuovi centri rifugiati da installare sul territorio comunale con una gestione al di fuori della legalità’”.
“Ora ci auguriamo che la magistratura e tutti gli organi competenti – ha concluso il capogruppo – prendano provvedimenti su coloro che agiscono contro la legge, come se Casale San Nicola fosse nel Far West. Ci auguriamo che questi sequestro induca la Prefettura ad annullare il bando valutando lo spostamento di questi immigrati fuori dalla capitale”.