“Errare è umano, perseverare è diabolico, soprattutto quando si dicono menzogne. Ed è esattamente quello che prova a fare la sinistra, o meglio il segretario del Pd Elly Schlein, quando parla di un governo di destra che taglia il Ssn in mille pezzi. Oggi a sbugiardarla sui tagli al Servizio sanitario nazionale è stato il presidente della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. Giovanni Migliore – come riportato da un quotidiano nazionale – che ha spiegato in sintesi come i problemi del Ssn vengono dai famigerati tagli lineari iniziati con il governo Monti. Una discesa diventata ancora più ripida con gli Esecutivi Letta, Renzi e Gentiloni che con le varie manovre finanziarie hanno stanziato meno risorse di quelle programmate.
Ricordo e sottolineo che dal 2010 al 2019, tutti i governi, senza distinzione, hanno usato la forbice per ridurre i fondi destinati al sistema sanitario, parliamo di 37 miliardi, di cui 25 nel quinquennio 2010-2015, denaro che avrebbe reso il nostro sistema sanitario più solido e più efficace, ma soprattutto in grado di gestire e assorbire meglio la pandemia, che infatti ha messo in luce tutte le criticità esistenti derivate da una pessima gestione sanitaria.
Il governo Meloni ha stanziato, invece, per il 2023 oltre 3 miliardi, e 15 miliardi dei fondi del Pnrr sono destinati alla digitalizzazione degli ospedali, all’acquisto di macchinari ad alta specializzazione e per l’abbattimento delle odiose liste d’attesa. Stiamo cercando di invertire la rotta ma è evidente che non si può mettere una toppa su una voragine che ci trasciniamo dietro da anni. Ed è ora di dire basta con la storiella che racconta la sinistra che mente sapendo di mentire”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini., presidente Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.
“Pd e M5S sono gli ultimi a poter dare lezioni sulla Sanità in quanto colpevoli, nei confronti degli italiani, di aver provocato una enorme voragine nel settore, con tagli indiscriminati che hanno attuato durante i loro governi. Se si valuta l’andamento della spesa pro-capite, normalizzata Ocse, emerge che, fino all’ultimo governo di centrodestra eletto dai cittadini (anno 2010), è sovrapponibile al resto dei Paesi europei. Con la caduta del governo Berlusconi,invece, ha iniziato a disallinearsi raggiungendo una forbice che, dal 2015 in poi, sostanzialmente ha fatto registrare un gap che non è stato più recuperato. Grazie all’impegno del Presidente Meloni e del Ministro Schillaci, infatti, si è voltata pagina. E ad evidenziarlo sono sempre i numeri: per il Fondo Sanitario Nazionale sono stati stanziati 3 miliardi in più per il 2024, 4 per il 2025 e 4.2 per il 2026, per un totale di 11.2 miliardi.
Inoltre, sono state garantite risorse importanti per il rinnovo dei contratti degli operatori sanitari, aumentate quelle per la remunerazione delle prestazioni aggiuntive e, lo scorso 2 maggio, si è riunita al Ministero della Salute la Commissione di studio per ridurre le liste d’attesa in vista di un decreto ad hoc che, come ha annunciato il Ministro Schillaci, arriverà a giorni. Si è invertita, dunque, totalmente la tendenza rispetto agli anni passati. Il governo Meloni sta ponendo finalmente le basi per modernizzare e rendere più efficiente il Ssn che, al contrario delle fake news diffuse dalle opposizioni, è e resterà pubblico e universalistico”, afferma in una nota il deputato Imma Vietri, capogruppo di FdI alla Commissione Affari Sociali e Sanità commentando i dati forniti dal presidente della Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere) Giovanni Migliore al quotidiano Libero.