“Il governo Meloni è vicino alle Regioni, cosa che i governi di centrosinistra non hanno fatto. Il compito che ci siamo prefissi è quello di garantire il diritto alla salute e per farlo vogliamo assicurare finanziamenti e prestazioni, come è compito dello Stato. Ci si accusa di aver partorito un topolino ma la verità è che sono i governi di centrosinistra che ci hanno preceduto che lo sono stati, lasciandoci in eredità un sistema fatto di inefficienze e di tagli che sono iniziati con il governo Renzi.
Non siamo stati noi ad introdurre l’accreditamento dei privati ma un ministro di nome Rosy Bindi e noi siamo perfettamente d’accordo su questa introduzione perché sosteniamo il diritto alla libera scelta. Siamo dalla parte del Ministero della Salute perché vogliamo il bene e l’interesse degli italiani e non ci fermeremo qui”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo, capogruppo FdI in commissione Sanità a Palazzo Madama.
“Quello di cui discutiamo oggi è un disegno di legge che si propone di sostenere il diritto alle cure sanitarie per tutti i cittadini. Il nostro sistema sanitario nazionale è vecchio di almeno 50 anni e in questi decenni molte cose sono cambiate. Per questo è impellente la necessità di renderlo moderno ed efficiente, un sistema che riconosca a medici e sanitari la dignità che meritano. Anche il problema legato alle liste d’attesa è vecchio di anni, basti pensare che negli ultimi 10 anni il Ssn ha perso 37 miliardi di euro, con conseguente chiusura di decine di ospedali sul territorio italiano.
È per questo che il governo Meloni ha fatto nelle ultime leggi di bilancio stanziamenti record che toccano i 136 miliardi di euro. A cui si aggiungono i fondi di coesione per 1 miliardo e 300 milioni e 750 milioni del Pnrr. Il problema della nostra sanità non riguarda solo le risorse, ma anche l’organizzazione con condizioni lavorative deteriorate via via nel tempo. Di qui l’urgenza di rendere attrattiva la carriera, valorizzando il lavoro per evitare una perdita di fiducia nei confronti della medicina italiana. Facciamo proposte concrete per adeguare ai tempi il Ssn, con un occhio alle liste d’attesa: l’obiettivo principale di questo provvedimento è, infatti, ridurle in modo sensibile per il bene supremo dei nostri cittadini”, afferma in aula il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanni Satta, componente della commissione Sanità di Palazzo Madama.