“A seguire il Festival di Sanremo quando governa la sinistra ci si fa sempre il sangue amaro.
Protagonista della serata conclusiva il grande attore Favino, impegnato in uno spettacolo propagandistico in piena campagna elettorale. Vorremmo sapere chi gli ha preparato il testo, qualcuno iscritto al Pd, magari proprio il responsabile del programma immigrazione… Provino a fare questi comizi mascherati nelle periferie delle città invase da migranti fuori controllo. Ma la ‘Sinistra col Rolex’ non ci va più in periferia, preferisce solo raccontarla, distorcendone la realtà. Per contro, solo 30 secondi sono stati dedicati alla giornata del Ricordo, senza che i due presentatori siano stati capaci di dire che le foibe sono state una barbarie comunista. Hanno dato la colpa al Maresciallo Tito, non al comunismo, che la maggioranza degli italiani pensa sia il collaboratore del Commissario Basettoni… Parole senza sentimento, con vergognosa freddezza, della serie: togliamoci ‘sta pratica per tenerli buoni.
Siamo davvero lontani da quell’idea di servizio televisivo pubblico secondo lo spirito della par condicio, del pluralismo e della verità. La Rai della quasi conclusa era Renzi continua a nutrirsi di faziosità e menzogne, ancora per poco…”.
E’ quanto dichiara Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e componente della commissione di Vigilanza Rai.