“Rispetto al monologo sanremese di Rula Jebreal non bisogna essere né dei matematici né degli esperti di pari opportunità per smentirla, perché è di tutta evidenza che i dati forniti dalla presentatrice, secondo la quale negli ultimi 3 anni sono 3 milioni e154mila le donne che hanno subito violenze sessuali sul posto di lavoro, sono sconclusionati, in quanto saltano nella specifica ‘nei luoghi di lavoro’. La Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, non ha tra i suoi compiti istituzionali quelli della raccolta di dati e il monitoraggio, tuttavia esistono le statistiche nazionali dell’Istat, la banca dati del Ministero degli Interni, con le rilevazioni della Polizia di Stato sulle violenze di genere ed i femminicidi, nonché le stime dei Centri antiviolenza attivi sul territorio. In campo internazionale altri dati in merito vengono forniti dalla Oms e dall’Eures e da altri istituti. È evidente che la Jebreal si è confusa tra ‘violenze sessuali’ e ‘molestie sessuali’ e tra ambito extralavorativo e luoghi di lavoro. Se non si è confusa, allora non ha studiato abbastanza e peccato perché anche sulle molestie nei luoghi di lavoro esistono stime e statiche percentuali. Mi rendo conto di essere una voce fuori dal coro ma credo che se in un palcoscenico così prestigioso si esibisce un rapper diventato famoso per canzoni con testi che inneggiano alla violenza sulle donne e al femminicidio e, se per recuperare e bilanciare si fa un monologo sulla violenza di genere, pretendiamo che almeno i dati forniti siano corretti e non ripetuti a pappagallo proprio perché, come sostiene la Jebreal, sono spietati, ma non sono i suoi. E soprattutto non solo di numeri parliamo ma di persone, di corpi e di vite di donne”.
E’ quanto dichiara il vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Isabella Rauti, componente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.