“Sembra incredibile, ma è vero. A causa della carenza di personale si chiude un reparto di eccellenza, fiore all’occhiello della sanità romana e nazionale, all’avanguardia nella cura delle patologie oncologiche, in grado di offrire ai pazienti terapie in linea con i più alti standard internazionali. La totalità dei 14 posti letto di un reparto ad altissima richiesta di accesso da parte dei pazienti, inviati dai colleghi chirurghi di ogni regione all’Ospedale Sant’Andrea di Roma, saranno chiusi. I professionisti oncologi hanno dedicato tutto il loro sapere e le loro energie anche al di là dei regolari turni di servizio a questo reparto, con una dedizione totale che ha rappresentato un punto fermo per i pazienti oncologici e le loro famiglie”. È quanto denuncia il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
“La ragione di questa chiusura- ha aggiunto Rampelli – non è un sisma improvviso, ma una carenza di personale ampiamente prevedibile a causa di un organico sostenuto in larga parte da contratti a termine, mai stabilizzati nonostante le ripetute e inascoltate richieste fatte alla Direzione Generale e a Zingaretti. E probabilmente da Zingaretti a Renzi. La destra lo ha aperto e sostenuto, la sinistra stacca la spina”.
“La decisione presa dal Direttore Generale ci lascia esterrefatti e chiediamo un immediato ripensamento, ma è evidente la totale incapacità di previsione e programmazione di Zingaretti, che non riesce a portare a soluzione il problema ormai stratificato dei medici a contratto”.
“La rete delle cure oncologiche, che avrebbe consentito alle reali eccellenze di avere il sostegno meritato, – ha concluso Rampelli – non è mai decollata e non può essere scaricata su professionisti sanitari e pazienti quella che è una vera mancanza di capacità gestionale. L’impressione è che, ancora una volta, il governatore conosca solo i tagli all’assistenza e l’imposizione fiscale”.