«Zero merito, vista la confusione sui numeri e l’assenza di criteri nell’assunzione dei precari. Zero risorse e solo spostamenti di cifre da altri capitoli di spesa. Zero è il voto alla riforma Renzi che danneggia gli studenti e lascia le Marche senza risorse e senza risposte per i tanti giovani senza lavoro. Solo investendo in istruzione e formazione professionale l’Italia resta competitiva. Continuità didattica e qualità dell’insegnamento possono essere garantiti solo da una programmazione e un controllo costante degli obiettivi di occupabilità raggiunti in ogni istituto. Meno dirigenti sceriffo, ma con retribuzione legata ai risultati. Una scuola professionale per il lavoro, con progetti di alternanza e addestramento vero al lavoro. Scuole aperte anche il pomeriggio, significa infrastrutture a costo zero in ogni Comune per attività di potenziamento delle eccellenze, corsi di formazione, attività sociali e ricreative. Dalle scuole inagibili al rilancio dei centri storici, grazie al recupero del patrimonio edilizio in disuso da destinare a strutture scolastiche. All’Italia non serve la buona scuola, all’Italia serve la scuola giusta».
Lo ha dichiarato il candidato alla presidenza della Regione Marche di Fratelli d’Italia e Lega Nord, Francesco Acquaroli.