“Dal primo marzo 3.250 lavoratori della scuola resteranno a casa. Sono gli addetti alle pulizie che attualmente risultano assunti da ditte esterne. Il governo con il pretesto di internalizzare e quindi stabilizzare tutti coloro che sono impegnati nei servizi di pulizia e decoro, ne licenzierà un quinto degli attuali. Ad oggi sono impiegati nelle scuole italiane 16.222 addetti, a fronte degli 11.263 posti disponibili, inoltre, per una parte di questi “fortunati”, ovvero 5.708 lavoratori, è pronta la riduzione del contratto a part-time. La “scusa” ufficiale è la mancanza di fondi, intanto però, si continua a elargire ad un milione e centomila italiani il reddito di cittadinanza. Se da una parte non posso che essere favorevole all’occupazione ed all’efficientamento del sistema scolastico, dall’altra devo denunciare come il poco tempo a disposizione, possa creare gravi problemi, anche di natura sanitaria, in molti istituti. Considerato anche che alla chiusura estiva mancano poco più di tre mesi, sarebbe opportuno che il governo sospendesse il provvedimento, in modo da trovare i fondi necessari per regolarizzare, nel prossimo anno scolastico, tutti questi lavoratori”.