“Qualcuno a Roma deve aver pensato che fosse il momento giusto, a Governo dimissionario (può sbrigare solo gli affari correnti) ed elezioni già fissate, per tentare un colpo da maestro e mettere le mani su due dei più importanti uffici scolastici regionali: la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Con due Avvisi pubblicati il 17 agosto 2022 (n. 1884 e n. 1885 del 17 agosto) sono stati avviati con spasmodica urgenza gli iter procedurali per la nomina del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, attualmente gestito dalla Direttrice Augusta Celada, e dell’Emilia Romagna, vacante da ben oltre un anno e retto da Bruno di Palma. Nulla dunque che giustifichi la fretta di una procedura simile o consenta di aggirare la norma che vieta l’approvazione di decreti di nomina da parte di Patrizio Bianchi, ministro dell’istruzione dell’ormai ex Governo Draghi.
Un vero e proprio tentativo di assalto alla diligenza, ancor più vergognoso perché attuato a discapito di un settore chiave – la scuola – che in questi giorni tiene banco nella campagna elettorale proprio del partito del Ministro Bianchi (vedere le dichiarazioni di Letta al Meeting di Rimini). I “predoni” della scuola dovrebbero tornare sui libri e imparare che una volta scoperti con le mani nella marmellata, vale la pena chiedere scusa e riparare immediatamente. La scuola ha bisogno di trasparenza, merito e conoscenza. Non di ignoranza delle regole basilari. Questo modello del Pd, di nominare di nascosto e in fretta e furia i direttori generali, significa non avere interesse per l’istruzione e la formazione dei nostri ragazzi”.