“Quanto il Governo e il ministro Valditara stanno facendo per la scuola e per il personale che ci lavora è senza precedenti in Italia. Il ruolo dell’insegnante è per Fratelli d’Italia fondamentale per lo sviluppo culturale ed educativo delle giovani generazioni: per questo stiamo investendo come mai è stato fatto prima per dare ai docenti e al personale Ata stipendi più dignitosi e adeguati al prezioso lavoro che svolgono. L’esecutivo Meloni, con una netta inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti, ha sbloccato infatti il contratto collettivo 2019/2021 – circa 300 milioni di euro – per il personale scolastico.
Non solo, ma l’ultima legge di bilancio prevede, come se non bastasse, 3 miliardi per un nuovo contratto della scuola, che porterà a un ulteriore aumento pari a 160 euro mensili per i docenti. Ciò significa che tra il 2023, con l’ultimo contratto collettivo sbloccato, e quest’anno, sarà di quasi 300 euro al mese l’aumento per i docenti e una cifra che va dai 173 ai 303 euro mensili l’incremento per il personale Ata. Si tratta di un’importante boccata d’ossigeno per un comparto per troppi anni non sufficientemente considerato dalla sinistra mentre governava. La scuola col governo guidato da Giorgia Meloni è finalmente tornata centrale e in cima all’agenda politica dell’esecutivo e di questo ne vado estremamente orgoglioso”.
Lo ha detto il capogruppo Alessandro Amorese, a nome di tutti i componenti di Fratelli d’Italia in commissione Istruzione e Cultura alla Camera.