Fratelli d’Italia ha smentito il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano che si è presentato nell’Aula di Montecitorio per rispondere ad un’interpellanza sulle cosiddette GAE, graduatorie ad esaurimento, con la vecchia Sentenza del Consiglio di Stato che escludeva i possessori di diploma magistrale ed ignorando un DPR, pubblicato ieri e sottoscritto tre mesi fa dall’allora ministra Valeria Fedeli che, se applicato a tutti, aprirebbe un nuovo scenario salvando migliaia di posti di lavoro. Lo ha annunciato in Aula il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.
“Il 14 marzo 2018 il Presidente della Repubblica e il Ministro Fedeli – ha dichiarato Mollicone – hanno firmato un parere che ha stabilito la permanenza in graduatoria ad esaurimento di un diplomato magistrale al quale è stata riconosciuta l’equivalenza in termini di punteggi del suo titolo rispetto alla laurea in scienza della formazione, tale documento è arrivato dopo tre mesi la famigerata sentenza del Consiglio di Stato, ed è stata pubblicata ieri. Quindi forse gli uffici del ministero ancora una volta sono lenti, l’avvocatura è distratta perché probabilmente questa sentenza applicata erga omnes potrebbe capovolgere e stravolgere il quadro generale”.
“Abbiamo assistito negli ultimi anni ad una vera e propria via crucis amministrativa – ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo – che ha visto i diplomati magistrali contro i laureati in scienza della formazione e contro i docenti già presenti nelle GAE storiche a pieno titolo. Una guerra tra schieramenti nella stessa categoria generata da governi in malafede e incapaci. La sentenza del Consiglio di Stato ha rappresentato un plotone d’esecuzione con il quale ben 55mila diplomati magistrali si troverebbero non solo cancellati dalle graduatorie ad esaurimento ma messi in discussione dallo Stato dopo averlo servito per l’impossibilità di insegnare in scuole pubbliche e private.
Fratelli d’Italia chiede di intervenire subito, denunciando che una proroga di 120 giorni non è certo sufficiente, non basta, occorre un decreto d’urgenza perché sia contrastata la precarietà. FDI difende tutti i docenti, al di là della categoria, per garantire dignità e futuro a chi rappresenta lo Stato anche in zone disagiate o pericolose”.