Lunghissime composizioni di fiori che formano veri e propri quadri e tappeti dai colori sfolgoranti.
La festa del Corpus Domini in molte città italiane viene celebrata con le infiorate. Tra le più famose l’infiorata di Bolsena dove nel 1264 accadde il miracolo in seguito al quale Papa Urbano IV istituì la festa del Corpus Domini, l’infiorata di Genzano, di Fucecchio, di Alatri e di Spello.
Inizialmente si lanciavano fiori sul percorso delle processioni religiose, successivamente si iniziarono a comporre con i fiori tappeti e quadri raffiguranti scene e soggetti sacri sui quali far sfilare la processione guidata dal Vescovo.
La manifestazione nel tempo diventò lo specchio delle tendenze culturali del momento che venivano riprodotte nelle composizioni floreali.
A Spello ogni anno i maestri infioratori preparano tappeti e quadri di fiori della lunghezza di 1500 metri. Le infiorate infatti non possono essere inferiori a dodici metri e devono essere distanti almeno un metro dai bordi della strada, per consentire il passaggio ai visitatori.
I fiori simboleggiano la purezza e non possono essere in alcun modo contaminati.
E’ consentito soltanto l’uso di petali, foglie o materiale vegetale fresco o essiccato che non può essere polverizzato, ne’ bruciato o colorato.
Non possono essere usati vernici e smalti, la colla è ammessa soltanto per fissare sul selciato i bozzetti riprodotti su carta bianca.
La preparazione è lunga e minuziosa: inizia con la progettazione dell’opera che deve essere adeguata alla superficie stradale disponibile, seguono lo studio dell’abbinamento dei colori dei petali, la raccolta dei fiori sulle pendici del Subasio, “la sceglitura” di erbe e petali e la preparazione del disegno da eseguire. Vengono poi installate grandi tende protettive e si procede a fissare sul selciato il disegno da eseguire. A questo punto si dispongono i petali che vengono nebulizzati con acqua per fissarli al suolo e evitare l’appassimento.
E’ un lavoro corale che coinvolge tutti gli abitanti della città, ognuno si dedica a una fase del procedimento. Si lavora tutta la notte e la domenica mattina le protezioni vengono rimosse per lasciare la vista mozzafiato di un immenso tappeto colorato e profumato.
Il lungo nastro di fiori viene giudicata da due giurie che scelgono il vincitore: una composta da 5 giudici esperti in discipline artistiche, architettoniche e teologiche, l’altra da 5 maestri infioratori.
Le infiorate di Spello attirano visitatori da tutti il mondo.
Belle e effimere richiedono mesi di lavoro e si dissolvono subito dopo il passaggio della processione, hanno la bellezza breve e intensa del sogno e anche questo è il loro fascino.
Celeberrima quella allestita in onore di Papa Giovanni Paolo II.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, la magia è stata interrotta, è di questi giorni la notizia che l’infiorata di Spello prevista per il 14 giugno non ci sarà.
Tutto sospeso e si dovrà attendere giugno 2021 per vedere gli sfolgoranti tappeti di fiori per le strade della incantevole citta’umbra.
La Sovrana Bellezza siamo noi.