Nettuno, cittadina del litorale laziale, ha origini antiche e leggendarie. Si narra che i marinai che si erano salvati dai naufragi, per ringraziare il dio Nettuno, costruirono un tempio nella zona più alta della costa, in un bosco di oleandri, sacri alla divinità. Nel tempo ai piedi del promontorio sorse una città chiamata Neptunia.
Il terreno in questa zona è formato da una pietra chiamata Macco che forma grotte utilizzate da tempo immemorabile per la conservazione del vino. Su questo scenario suggestivo si svolge la storia dell’azienda agricola “Casa Divina Provvidenza” che si intreccia con la storia della famiglia Cosmi. L’azienda nasce nel 1890 e viene ceduta dal Vaticano a Pietro Cosmi. Inizia così una lunga tradizione di viticoltura che, attraverso tre generazioni, con un paziente lavoro sui vitigni autoctoni, patrimonio unico del Lazio, nel tempo raggiunge livelli di eccellenza, rendendo la qualità del vino sempre più pregiata.
Il lavoro di Pietro viene proseguito da Fernando e Agnese che impiegano tecniche più avanzate e macchinari più moderni lasciando alla generazione successiva un’azienda destinata a progredire ancora. Adelaide e Piera oggi seguono l’intero processo di produzione del vino dalle prime fasi fino all’imbottigliamento e proseguono lo studio sui vitigni, coadiuvate dall’enologo Marco Delli Zotti.
Tra i vini della cantina di Casa Divina Provvidenza il più noto è il Cacchione, prodotto tipico della zona e del terreno sabbioso che confina con il mare che venne solcato da Ulisse. Il Cacchione accompagna la tradizione locale da tempi antichissimi, i nettunensi ogni anno gli dedicano una festa nel borgo antico e i più anziani ricordano che veniva venduto in locali tipici chiamati fraschette, dal ramo d’ulivo detto in dialetto “frasca” che ornava l’ingresso di queste antiche cantine.
Nel 2017 l’azienda “ Casa Divina Provvidenza” è stata scelta con il Neroniano, un Cacchione DOP, per concorrere a Vinitaly Verona alla premiazione dei cinquanta vini migliori del mondo e nel 2018 è stata menzionata sulla guida “ Vini d’Italia” del Gambero Rosso.
Adelaide e Piera hanno sempre sostenuto che il successo della loro azienda sia il lavoro tenace della loro terra, la conoscenza delle caratteristiche che la rendono unica e l’audacia che hanno soltanto i veri contadini.
La Sovrana Bellezza siamo noi.