“paesaggio è in totale malafede. La proposta di sdemanializzazione mira a consentire la vendita non delle spiagge ma delle aree demaniali su cui insistono i manufatti degli stabilimenti balneari. Le spiagge rimarrebbero demaniali e soggette a procedimenti di evidenza pubblica come richiesto dall’Ue”
E’ quanto dichiara Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia e coordinatore della task force Turismo del Parlamento europeo.
“Gli indignados de la playa non dicono che, senza questa soluzione, a gennaio 2021 (o forse 2016, ancora non si sa), le concessioni verrebbero messe all’asta (magari per 20 anni) e gestite ugualmente da imprenditori privati che potrebbero farne scempio tanto quanto gli attuali e che forse potrebbero rappresentare interessi meno trasparenti degli attuali.
Gli indignados dimenticano anche di dire che, se tutela ambientale della costa c’è stata in questi decenni, molto lo si deve ai balneari: basta confrontare il panorama medio dei litorali dati in concessione con gli scempi di aree non concesse violentate da brutture e abusi di ogni genere. La sdemanializzazione sarebbe quindi un provvedimento di buon senso – conclude Fidanza – perché riconoscerebbe il valore degli investimenti fatti, darebbe certezza giuridica a 30mila imprese rilanciando gli investimenti e ci consentirebbe di chiudere la questione con l’Europa. Purtroppo temo che, come ci hanno abituato governo e maggioranza in questi mesi, agli annunci roboanti seguirà il nulla”.