“Tutelare tutte le minoranze. Quella italiana, per esempio, che in Trentino Alto Adige è ormai diventata un’enclave minoritaria. Gli italiani residenti, dal 36% sono passati al 25%, sul fronte politico la componente italiana in consiglio provinciale è diminuita da 11 consiglieri a 5, avevamo 3 assessori in giunta oggi ce n’è 1. Abbiamo il dovere di prenderne atto. Per questo abbiamo presentato una serie di emendamenti volti a salvaguardare l’identità italiana, la nostra cultura, la nostra lingua, e ad ampliare la partecipazione istituzionale, politica, ed elettorale dei gruppi linguistici anche in seno ai tribunali”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
Questi gli emendamenti presentati da Fdi-An e dichiarati ammissibili (per i giornali locali e le agenzie nazionali interessate a pubblicarli)
01.051 L’emendamento è volto a salvaguardare la toponomastica di lingua italiana esistente e a prevedere che la provincia garantisca il bilinguismo nella toponomastica di nuova istituzione
2.054 L’emendamento è volto a garantire la partecipazione dei gruppi linguistici e non solo della maggioranza politica nell’approvazione delle leggi elettorali
3.051 L’emendamento è volto a garantire la rotazione nelle cariche monocratiche tra i gruppi linguistici tedesco, italiano e ladino, per evitare che siano tutte occupate dal gruppo linguistico tedesco, come accade attualmente
3.052 L’emendamento è volto a consentire più agevolmente l’impugnazione di leggi provinciali davanti alla Corte costituzionale se ritenute lesive dei diritti di un gruppo linguistico; in passato per ottenere questo diritto il gruppo linguistico interessato doveva chiedere una votazione separata e ottenere una maggioranza qualificata: con la modifica proposta è sufficiente la maggioranza assoluta
6.50 L’emendamento è volto a riaffermare il criterio di rotazione tra i gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino nelle cariche in seno ad enti, aziende e società a maggioranza di capitale pubblico
7.51 L’emendamento è volto ad abrogare il secondo comma dell’articolo dello Statuto, che prevede la nomina dei giudici del tribunale di giustizia amministrativa da parte del consiglio provinciale
8.057 L’emendamento è volto a garantire che nella segnaletica pubblica le denominazioni siano bilingui (e trilingui nelle valli ladine) con precedenza della lingua italiana; inoltre si demanda a una legge ordinaria dello Stato la fissazione di sanzioni nei confronti degli amministratori inadempienti