“Dolore e costernazione per la morte di Ulderico Esposito alla cui famiglia va il nostro abbraccio solidale. Ulderico non è riuscito a superare il trauma causato dal pugno di un nigeriano richiedente asilo politico. Ora, fermo restando che i pugni possono essere dati anche da malviventi italiani, resta il fatto che la tragica parabola dimostra come il decreto sicurezza non abbia prodotto i risultati sperati. Il nigeriano era infatti uscito dal circuito dell’accoglienza e aveva fatto perdere le sue tracce. Il che significa che i controlli continuano a non funzionare e la presenza dei richiedenti asilo è fuori controllo. Una doverosa segnalazione d’inefficienza per le opportune correzioni da parte del Ministro degli Interni”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli.