“Nella prossima legge di Bilancio è previsto un taglio di tre milioni per il Comune dell’Aquila”. A lanciare l’allarme è il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi avuta la notizia della bollinatura da parte della Ragioneria dello Stato del provvedimento di prossima discussione al Senato.
“Diminuisce da dieci a sette milioni lo stanziamento straordinario volto a compensare le minori entrate e le maggiori spese legate al terremoto 2009, con queste ultime moltiplicatesi nel corso degli anni. Ho immediatamente interessato gli uffici tecnici del presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e i parlamentari che realmente tengono a questo territorio. – spiega il primo cittadino – È la riproposizione dello stesso copione dello scorso anno, con il Pd che a ridosso del Natale aveva avallato la norma con cui veniva diminuita la dotazione finanziaria per il bilancio dell’ente comunale. Un oltraggio a cui fu posto rimedio solo con una battaglia in extremis, di notte, con una correzione formulata a penna sul testo poi approvato dal Parlamento”.
“Anziché esultare per l’istituzione del Centro nazionale del Servizio civile universale in città, che già a settembre avevo concordato con il ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, Stefania Pezzopane inizi a concentrarsi sulle esigenze e problematiche della città. Non risulta essersi interessata delle proposte e dei solleciti arrivati dal Comune dell’Aquila, concordati con tutti i comuni del cratere, tanto per la questione del contributo per il bilancio quanto, ad esempio, per il riconoscimento degli indennizzi alle aziende impegnate nella ricostruzione a seguito dell’aumento delle materie prime nell’edilizia. Questioni reali, che incidono sulla quotidianità di famiglie e imprese, che nelle inconsistenti dichiarazioni dell’esponente Pd non vengono, per comodità o poca conoscenza della materia, mai riportate”.
“L’unica buona notizia è che, per la prima volta, la città dell’Aquila è citata nella fase di stesura della Legge di Bilancio dello Stato. Un risultato ottenuto grazie ai buoni rapporti con gli uffici del premier Draghi e del ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, che consentirà di non dover ricorrere alle sminuenti e umilianti questue natalizie per ottenere ciò che questa terra legittimamente rivendica e che hanno visto, ogni volta, l’onorevole Pezzopane ricoprire costantemente un ruolo defilato e mai incisivo”.