Con Sri Lanka nessun vicino potente da ossequiare
“Perché di fronte alla tragedia dei recenti attentati terroristici nessuno dei vertici del nostro basket ha ancora proposto di suonare l’inno dello Sri Lanka prima delle prossime gare?”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia e candidato alle europee, Carlo Fidanza, rilanciando sull’iniziativa presa la scorsa settimana dalla Lega Basket e da Fip, in solidarietà con il popolo francese dopo l’incendio di Notre Dame.
“La proposta di sostituire l’inno di Mameli con la Marsigliese per le gare del sabato di Pasqua – dice Fidanza – ha suscitato non poche polemiche e rifiuti, da parte di molte tifoserie e di alcune società, che hanno spiegato di non avere nulla contro l’inno francese ma di voler riservare certi gesti simbolici alle tragedie che causano vittime innocenti. È il caso delle stragi di Pasqua in Sri Lanka che hanno visto morire centinaia di cristiani sotto i colpi dell’odio islamista. E allora perché la stessa mobilitazione non è accaduta in questa occasione? Perché chi si è stracciato le vesti per compiacere i francesi tace sulle vittime dello Sri Lanka ? Centinaia di cristiani in carne ed ossa valgono meno di una chiesa? O forse semplicemente non c’è nessun vicino potente da ossequiare?”