“Il 9 maggio fu un giorno terribile per la nostra Nazione. In quella data, nel 1978, venne ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4, il corpo senza vita del presidente del Consiglio Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse, dopo 55 giorni di ricerche e vane speranze. Nello stesso anno, lo stesso giorno e a poche ore di distanza, venne scoperto il barbaro assassinio di Peppino Impastato, il giovane giornalista che aveva avuto il coraggio di ribellarsi a testa alta alla mafia andando contro le proprie origini.
Sempre il 9 maggio, ma del 2021, è stato beatificato Rosario Livatino, giovane magistrato siciliano assassinato dalla Stidda. Oggi come ieri occorre mantenere viva la memoria di quanto accaduto per onorare il ricordo delle vittime, garantire giustizia alle loro famiglie e lavorare ogni giorno perché lo Stato possa avere sempre la meglio su ogni forma di terrorismo”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.
“Il ricordo dell’attacco al cuore dello Stato, l’omicidio di uomini simbolo della lotta alla mafia, i tanti caduti negli anni di piombo e nelle stragi mi riempiono il cuore di commozione e mi fanno sentire inerme. Oggi, come istituzioni e come cittadini, abbiamo il dovere di lavorare, perché questo non accada mai più. Un anno fa ho preso posto in quest’Aula come Senatore della Repubblica e per me ha avuto una valenza doppia, un segno profondo per continuare sempre a combattere per la verità, a sostenere le vittime, a difendere con ogni mezzo la libertà”, afferma in una nota la senatrice, Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale per Fratelli d’Italia del Dipartimento tutela vittime.