…ITALIANO NON SI SENTE SICURO. “La relazione del ministro Alfano è stata carente sul piano delle proposte e sul piano operativo. Non emerge la posizione che il governo dovrebbe dare all’Italia nel Mediterraneo né si capisce né gli strumenti che si vorrebbero utilizzare per stroncare il terrorismo e il suo reclutamento, fatto anche in Italia dagli emissari del leader Al Baghdadi”.
È quanto ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli intervenendo in aula sull’informativa del ministro dell’Interno Angelino Alfano sul terrorismo di matrice religiosa.
“C’è un deficit di carattere strategico e una colpevole assenza di dati. Per non parlare di come siano state ignorate le richieste del governo italiano, nel recente vertice Nato di Cardiff, affinché non si parlasse solo di Ucraina e Iraq, ma anche della Libia, ormai completamente fuori controllo”.
“Il problema è che questo governo non si mette d’accordo neppure sull’ora esatta. Non c’è unità nella politica estera, come dimostra la vicenda dei Marò, non c’è coesione nelle politiche economiche, troppo eterogeneo e inconcludente”.
“Del resto – ha concluso Rampelli- come potrebbe sentirsi sicuro il popolo italiano con un ministro prima artefice del reato d’immigrazione clandestina e poi della sua abrogazione, protagonista dell’operazione Mare Nostrum, cui si legano anche gli ingressi incontrollati e i rischi di penetrazione degli integralisti islamici?”
Roma, 9 settembre 2014