“Il via libera della Commissione europea alle norme fiscali per il Terzo settore rappresenta un traguardo fondamentale per il mondo del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. È la conferma che il lavoro portato avanti con determinazione da questo governo sta dando i suoi frutti, garantendo finalmente risposte concrete a un comparto strategico per la coesione sociale del nostro Paese. Si tratta di una vittoria che premia il lungo e intenso confronto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e le istituzioni europee. Grazie all’impegno del governo Meloni, abbiamo ottenuto un riconoscimento atteso da anni, che permetterà al Terzo settore di operare con maggiore certezza e stabilità.
Il nostro obiettivo resta quello di difendere e valorizzare chi, con spirito di servizio, opera quotidianamente per il bene della collettività. Fratelli d’Italia continuerà a lavorare con serietà e determinazione affinché l’Unione Europea riconosca sempre di più il valore delle realtà che operano nel sociale, superando ostacoli burocratici e fiscali che per troppo tempo hanno penalizzato il settore”. Lo dichiara Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia e Coordinatrice Ecr della commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento europeo.
“Un traguardo atteso da anni, che segna un momento cruciale per il rafforzamento del Terzo settore. Dopo un lungo e intenso lavoro da parte del vice ministro Bellucci, siamo finalmente giunti all’approvazione delle norme fiscali che non sono considerate aiuti di Stato, ma un legittimo riconoscimento e supporto a un settore che svolge un ruolo essenziale nella promozione del benessere collettivo e nella tutela delle persone più vulnerabili. L’Europa deve sempre più sostenere chi lavora per il bene comune, come le realtà che fanno parte del Terzo Settore”, aggiunge Denis Nesci, eurodeputato di Fratelli d’Italia.
“A partire dal 1° gennaio 2026, il nuovo regime fiscale introdurrà misure come la defiscalizzazione degli utili reinvestiti nell’attività statutaria e specifici incentivi per gli investitori. Inoltre, verranno introdotti i titoli di solidarietà, strumenti innovativi di finanza sociale che garantiranno agli investitori lo stesso trattamento fiscale dei titoli di Stato, con un’aliquota del 12,5%. Un provvedimento che non solo favorirà la crescita e la sostenibilità degli enti del Terzo settore, ma darà maggiore impulso agli investimenti privati, creando nuove opportunità occupazionali.
Per troppo tempo il Terzo settore è stato ostacolato da incertezze fiscali e normative. Con questa riforma, finalmente, migliaia di enti avranno regole chiare e strumenti adeguati per continuare a operare e crescere”, afferma l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR Francesco Torselli, membro della commissione Occupazione e Affari Sociali (EMPL) del Parlamento Europeo, commenta il via libera dell’UE alle nuove norme fiscali per il Terzo settore.