“La presenza di Ilaria Salis ad Askatasuna non rappresenta la visita di un parlamentare europeo in un centro sociale qualunque, ma nella casa della violenza e dell’odio politico senza mai pentimento. È un fatto gravissimo, forse auspicato da chi voleva una sanatoria di quel posto, di certo dannoso per coloro che credono nel confronto e non nella violenza ideologica, usata come arma di ricatto nei confronti dello Stato. Ci auguriamo che tutte le forze politiche vogliano prendere le distanze dalle frange violente dell’estremismo autonomo, anziché rincorrerle e continuare a dare legittimità a chi aggredisce forze dell’ordine e mette a ferro e fuoco le nostre città, come avvenuto nelle scorse settimane. Invito Ilaria Salis a ripensare la propria presenza in quel luogo simbolo di prevaricazione: confermerebbe la sua adesione a frange estremiste palesemente alla ricerca dell’assalto alle istituzioni, mai pentite e per questo quanto mai pericolose”. Lo dichiara il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli.
“La visita di Ilaria Salis ad Askatasuna e all’illegale presidio No Tav di San Didero rappresenta una legittimazione della violenza, gravissima e inaccettabile. Per quanto inammissibile, la sua visita al centro sociale Askatasuna, nucleo di antagonisti e occupanti abusivi che da decenni sottraggono spazi alla città, è coerente con la storia di chi rivendica la legittimità delle occupazioni abusive, ecco il vero volto di certa sinistra”, aggiunge Paola Ambrogio, senatore piemontese di Fratelli d’Italia.