“La Corte dei Conti dell’Unione Europea, ha oggi espresso perplessità e preoccupazione circa la sostenibilità finanziaria della direttiva europea riguardante il divieto dei motori a combustione entro il 2035 a favore solo dell’elettrico. Ciò che oggi rileva la Corte dei Conti europea, FdI lo sta già sostenendo da tempo. Se l’obiettivo di riduzione delle emissioni è condivisibile, non è condivisibile che l’Europa voglia imporci la tecnologia con cui raggiungere tale obiettivo, fra l’altro contravvenendo al principio della neutralità tecnologica degli Stati membri.
Favorendo solo l’elettrico senza valutare l’utilizzo, per esempio, dei biocarburanti, non solo ci consegneremmo mani e piedi alla Cina, dimostrando di non aver imparato nulla da quanto avvenuto col gas della Russia, ma metteremmo anche a rischio ben 70.000 posti di lavoro (solo in Italia). La transizione green va fatta ma deve essere graduale ed economicamente sostenibile.
I cittadini italiani ed europei, con il voto dell’8 e 9 giugno, avranno la grande opportunità di porre fine alle follie ideologiche green e riportare buonsenso e pragmatismo nelle politiche a favore dell’ambiente”.
Lo dichiara la Senatrice di Fratelli d’Italia Marta Farolfi.