“La strategia del governo è rocambolesca e contorta: da un lato sostiene che il trasporto gommato deve via via andare a diminuire e va potenziato quello ferrato; dall’altro decide, nel decreto Sostegni bis, di eliminare la riduzione delle accise (che era del 30%) sui prodotti energetici utilizzati nei trasporti ferroviari di passeggeri e merci. Il che si traduce con un aumento del trasporto gommato data l’ovvia penalizzazione della competitività del trasporto merci su ferro. Ed è assurdo, visto che l’Europa ci obbliga a trasportare su ferro solo il 30% delle merci entro il 2030. Il governo smetta di parlare di intermodalità e misure per favorire il riequilibrio mondiale in nome della transizione ecologica. In pratica, succede che vogliono ridurre gli aumenti dei prodotti energetici sulle bollette, ma non li riducono nel trasporto degli stessi sul ferrato. Chissà qual è la logica che suggerisce al governo di limitarsi a “pensare” in termini di risparmio ma al momento di agire mantengono gli stessi costi. Quella riduzione del 30% delle accise sarebbe stata l’azione, Ma niente, non ci arrivano. E poi, a cosa servono i fondi del PNRR per migliorare la qualità dei raccordi ferroviari se tu governo azzoppi proprio questo settore?”.
Lo dichiara Ella Bucalo, deputato di Fratelli d’Italia.