“Sul tema della e-fattura mi sarei aspettato molto di più. Speravo che il Governo ascoltasse i suggerimenti degli addetti ai lavori. La categoria dei dottori commercialisti ha inviato diverse osservazioni, ma non è mai arrivata nessuna risposta. Ad esempio è stato proposto un inserimento graduale della e-fattura elettronica per rispondere alle esigenze delle PMI italiane che costituiscono l’ossatura della nostra economia, ma la relazione espressa dal Ministro Tria in Commissione Finanze risponde negativamente a chi quotidianamente lavora in questo campo.
Per ciò che riguarda il credito cooperativo, è necessario fare chiarezza: quale è la strada che intende percorrere il Governo sul processo di riforma delle banche di credito cooperativo per salvaguardare davvero lo spirito territoriale, cooperativo e mutualistico delle banche di settore?
Tria non ha dato nel merito chiare indicazioni, anche se il Ministro ha recepito la proposta di Fratelli d’Italia di elevare la quota minima di capitale delle Banche di credito cooperativo nelle capogruppo ad almeno il 60%. Ciò al fine di limitare il ricorso a capitali finanziari che potrebbero stravolgere la funzione mutualistica del Credito Cooperativo.