“Se due Continenti, entrambi culla della democrazia, sottoscrivono accordi commerciali non possiamo che esserne felici, soprattutto se i trattati sono finalizzati a dare nuovo impulso all’economia occidentale, e quindi dell’Italia, e a combattere il dumping cinese. Tuttavia la democrazia prevede massima trasparenza e partecipazione da parte dei cittadini, delle imprese, e degli Stati nazionali e queste prerogative sono assenti dal Ttip. Per questo elemento riteniamo indispensabile rivedere il trattato rendendolo aperto e intelligibile a popoli che lo sottoscrivono salvaguardando l’interesse nazionale. Purtroppo, siamo rimasti scottati dai trattati istituitivi dell’Unione Europea per poter firmare a scatola chiusa un accordo con gli Usa i cui contenuti sono ignoti alla maggioranza degli italiani e degli europei”.
È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli commentando le affermazioni rilasciate dal ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda.