“Domani Renzi non deve andare a Berlino a prendere facili consensi ma deve aprire una vertenza dura ed esplicita. Deve dire ad Angela Merkel che l’Italia non è in grado di rispettare i Trattati europei: in particolare il Patto di stabilità e crescita e il Fiscal Compact, che impongono vincoli molto più stringenti del rapporto del 3 per cento fra deficit e Pil.
Dal 2015 l’Italia, secondo il Fiscal Compact, deve tagliare il proprio bilancio di 54 miliardi di euro all’anno per i prossimi 20 anni, mentre il Patto di stabilità ci impedisce di fare tutti gli investimenti sul territorio anche quelli più indispensabili, come le manutenzioni e gli interventi per il dissesto idrogeologico. Renzi tenga anche conto che il fronte dei partiti italiani favorevoli all’uscita dall’Euro si sta progressivamente allargando e alle elezioni europee potrebbe rappresentare la maggioranza del Paese, imponendo veramente in Italia il referendum per l’uscita dalla moneta unica. Per questo l’incontro di domani deve rappresentare l’apertura di una vertenza con la Germania e con l’Unione Europea, da attuare durante il semestre di presidenza italiano, che deve portare a una rinegoziazione dei Trattati europei e della nostra posizione nell’Unione”.
Lo dichiara in una nota Gianni Alemanno, membro dell’Ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
Roma, 17 marzo 2014