“I contratti per le riforme proposti dalla Merkel rischiano di essere un nuovo cappio al collo imposto dall’Ue alle nazioni piu’ in difficolta’. Condizionare l’attuazione delle riforme (la cui tabella e tempistica e’ sottoposta a costante pressione da parte di Rehn e dei falchi del rigore) ad incentivi non meglio precisati equivale a cedere al buio un’ulteriore quota di sovranita’”.
Lo afferma Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, che aggiunge: “Ancora una volta il governo Letta-Alfano si dimostra succube di Berlino e dell’euroburocrazia: l’accordo al ribasso di ieri sull’unione bancaria e’ stato il preludio all’ennesima calata di braghe”.
Roma, 19 novembre 2013