«Sono inaccettabili per qualsiasi nazione sovrana i termini usati dalla Commissione europea per descrivere i conti italiani. Qualsiasi governo dignitoso risponderebbe a Rehn di occuparsi di ‘monitorare in maniera speciale’ casa sua, visto che una delle cause principali della situazione economica nella quale si trova la nostra nazione è proprio la fallimentare ricetta imposta dell’Unione europea.
Da quando il governo di centrodestra è stato sostituito anche a causa di pressioni da parte dell’Ue, l’Italia ha peggiorato tutti i suoi andamenti macroeconomici, dal debito pubblico, al pil alla disoccupazione per colpa del cieco rigore economico comandato da Bruxelles senza alcuna attenzione alle politiche di crescita».
È quanto dichiara il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, Giorgia Meloni.
«Irritano le espressioni e i toni usati anche oggi dalla Commissione Ue, che gli esecutivi Monti, Letta e ora Renzi hanno purtroppo consentito. Governi che senza alcuna legittimazione popolare sono diventanti dei biechi esecutori degli ordini che arrivano dall’estero e dall’Unione europea. Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale è certo che le prossime elezioni europee saranno una sonora bocciatura per questa Europa dei burocrati e per quei partiti che hanno consentito la perdita di sovranità nazionale dell’Italia con governi di maggiordomi della commissione europea», conclude Meloni.
Roma, 5 marzo 2014