L’approvazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, il CBAM, da parte dei ministri di economia e finanza della UE, va nella direzione dei cosiddetti “dazi di civiltà” proposti da Fratelli d’Italia. E’ evidente che il meccanismo su cui si è raggiunto l’accordo prevede il pagamento di un sovrapprezzo per le merci ad alte emissioni di CO2 prodotte al di fuori della UE, esattamente quel metodo che da mesi abbiamo proposto e per il quale spesso siamo stati irrisi.
Vogliamo e ci aspettiamo che questo meccanismo non sia soltanto una enunciazione di principio ma venga realmente applicato, con nuove entrate da investire per favorire la transizione energetica all’interno della UE. Lavoreremo inoltre affinché il meccanismo del sovrapprezzo venga esteso a quelle merci prodotte da Paesi, come ad esempio la Cina, che fanno sistematicamente ricorso allo sfruttamento della manodopera, con condizioni lavorative disumane e in cui non vi è alcun rispetto dei diritti umani e sociali delle popolazioni. Condizioni inaccettabili che oltretutto creano una situazione di concorrenza sleale “.
È quanto afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR , Nicola Procaccini, responsabile del settore Energia e Ambiente del partito.